La scoperta del sesso degli ippopotami con Parchitour scopri gli animali e le loro storie al Bioparco zoo di Roma
Al Bioparco Zoo di Roma, ogni animale ha una storia da raccontare, e con Parchitour puoi scoprire i segreti più nascosti di queste affascinanti creature. Recentemente, una notizia proveniente dallo zoo di Osaka, in Giappone, ha fatto scalpore: dopo sette anni, gli operatori si sono resi conto che Gen-chan, uno dei loro ippopotami, non è affatto quello che sembrava.
Al Bioparco di Roma potrai osservare l’ippopotamo anfibio uno dei mammiferi terrestri più imponenti, superato solo dall’elefante africano e dal rinoceronte bianco in termini di dimensioni. Con il maschio che può raggiungere fino a 4 tonnellate di peso, è un vero colosso della natura.
Questi mammiferi sono noti per le loro abitudini territoriali e sociali. Vivono in gruppi numerosi, che possono comprendere fino a 100 individui, con la presenza di un maschio dominante che regola la vita del gruppo. Durante il giorno, gli ippopotami trascorrono il tempo nei fiumi o nei laghi, emergendo solo al crepuscolo per cercare cibo lungo i margini della savana. Sono creature particolarmente adattate alla vita acquatica, con narici ermeticamente chiuse posizionate al livello degli occhi e delle orecchie, permettendo loro di controllare il territorio anche mentre sono sott’acqua.
La riproduzione avviene ogni due anni, con l’accoppiamento che ha luogo in acqua durante la stagione secca. Dopo una gestazione di circa 8 mesi, nasce un unico piccolo che viene partorito a terra, al sicuro fra la vegetazione. La madre sorveglia il suo cucciolo per diverse settimane, mentre il piccolo è in grado di nutrirsi sia sulla terraferma che in acqua. Sapevi che gli ippopotami sono tra gli animali africani più pericolosi e aggressivi? Gli adulti non hanno predatori naturali e sono raramente attaccati da leoni o coccodrilli. Purtroppo, l’ippopotamo è minacciato dalla perdita dell’habitat e dal commercio illegale della sua carne e dei suoi denti, che possono essere lunghi fino a 50 cm e vengono utilizzati come sostituti dell’avorio per la produzione di souvenir.
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CAPIRE IL SESSO NEGLI IPPOPOTAMI
L’ippopotamo Gen-chan è arrivato a Osaka nel 2017, proveniente dallo zoo messicano Africam Safari, dove era nato. Per tutti questi anni, sia il personale dello zoo che i visitatori hanno creduto che Gen-chan fosse un maschio, come presentato dai gestori del parco messicano. Ma le cose non sono sempre come sembrano, soprattutto quando si tratta di individuare il sesso degli ippopotami.
Allo zoo di Osaka, scoprire il vero sesso di Gen-chan è stato un processo lungo e complicato. Gli ippopotami, infatti, non rendono immediatamente chiaro il loro sesso solo guardandoli. Nei maschi, i testicoli non sono visibili all’esterno e il pene rimane ritratto all’interno del corpo quando non è eretto. Anche nelle femmine, i genitali sono nascosti e non facilmente osservabili.
Questa rivelazione ha sorpreso sia lo staff dello zoo che i visitatori, dimostrando quanto sia importante approfondire la conoscenza degli animali che ci circondano. Ogni creatura ha la propria storia e i propri segreti, e grazie a esperienze come Parchitour, è possibile immergersi nel mondo affascinante e misterioso degli animali.
Al Bioparco Zoo di Roma, ti invitiamo a esplorare il mondo degli animali e a scoprire le loro storie uniche e sorprendenti. Attraverso esperienze coinvolgenti come Parchitour, potrai avvicinarti agli animali in un modo completamente nuovo, imparando di più su di loro e sull’importanza della conservazione della natura.
Non perdere l’occasione di vivere un’avventura emozionante al Bioparco Zoo di Roma, dove ogni animale è una storia da raccontare e un mistero da scoprire.
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L’IPPOPOTAMO, GIGANTE TRA GLI AMBIENTI ACQUATICI
Gen-chan svela la sua identità
Gen-chan, l’ippopotamo giapponese protagonista di una sorprendente rivelazione, è diventato il centro di attenzione per un enigma che ha tenuto col fiato sospeso lo zoo di Osaka. Giunta in Giappone all’età di 5 anni, Gen-chan non aveva mostrato segni che potessero contraddire il suo presunto sesso maschile, come riportato dallo zoo messicano Africam Safari, il suo precedente rifugio.
Tuttavia, con il passare del tempo, il comportamento di Gen-chan ha sollevato dei dubbi tra gli addetti allo zoo di Osaka. A differenza dei maschi di ippopotamo, Gen-chan non manifestava comportamenti tipicamente associati al sesso maschile, come il segnare il territorio con feci o richiami di accoppiamento alle femmine. Inoltre, gli operatori non avevano mai avuto l’opportunità di osservare genitali maschili, considerando la pericolosità degli ippopotami che rendeva difficile un’osservazione ravvicinata.
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Per risolvere il mistero, lo zoo ha commissionato un test genetico esterno
Ha confermato che Gen-chan è in realtà una femmina. Nonostante la scoperta, lo zoo ha deciso di mantenere il suo nome, ma ha annunciato l’intenzione di eseguire controlli indipendenti sul sesso degli animali in futuro per evitare situazioni simili.
Questa vicenda solleva anche interrogativi sulle difficoltà legate alla sterilizzazione degli ippopotami. In Colombia, ad esempio, dove circa 160 ippopotami discendenti da quattro esemplari importati dall’Africa da Pablo Escobar negli anni ’70 e ’80, la sterilizzazione è diventata un’operazione complessa e costosa. Gli ippopotami, privi di predatori e beneficiando di condizioni ambientali favorevoli, si sono riprodotti abbondantemente, diventando una minaccia per l’ecosistema locale. Si nutrono della vegetazione, alterano il territorio e inquinano l’ambiente circostante. Il governo colombiano ha pianificato la sterilizzazione di 20 ippopotami entro la fine del 2024 e 40 all’anno successivamente, ma le operazioni chirurgiche sono costose e complesse, rappresentando una sfida significativa per la gestione di questa popolazione invasiva.
In conclusione, la storia di Gen-chan non solo ha svelato un segreto sorprendente, ma ha anche messo in luce le complessità e le sfide legate alla gestione degli ippopotami in diversi contesti ambientali.
