NATO UN PICCOLO RINOCERONTE NERO ALLO ZOO DI CLESHIRE
Nel prestigioso Chester Zoo di Cheshire, si è verificato un avvenimento straordinario destinato a restare impresso nella memoria di chiunque ami la vita selvatica: la nascita di un rinoceronte nero, una delle specie di mammiferi più rare al mondo. Attraverso la lente di Parchitour, scopriamo questo emozionante evento e ci immergiamo nel mondo affascinante degli animali al Bioparco Zoo di Roma.
La piccola femmina, orgoglio di Zuri, ha fatto il suo ingresso con grazia su un terreno sabbioso nel suo recinto, instaurando fin da subito un legame indissolubile con la madre. Questo momento atteso con ansia per 15 mesi è stato un autentico privilegio per gli esperti del settore, considerando che la nascita di un rinoceronte durante le ore diurne è un fatto insolito. La cucciola, ancora priva di nome, è stata descritta come sana, ben nutrita, curiosa e ricca di energia. Tuttavia, la sua specie, il rinoceronte nero africano (Diceros bicornis), è attualmente a rischio critico di estinzione. In questo zoo, come in tanti altri, è in corso un’opera di conservazione di questa specie messa in pericolo dalla caccia di frodo.
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IL PICCOLO DEL RINOCERONTE
Sebbene un tempo fossero presenti in decine di migliaia, oggi sopravvivono solo circa 6.500 esemplari in natura. Diverse sottospecie sono già estinte, e la maggior parte di esse è a serio rischio a causa del bracconaggio e della perdita dell’habitat. La nascita della cucciola, appartenente alla sottospecie del rinoceronte nero orientale (Diceros bicornis michaeli), rappresenta un passo fondamentale nei programmi di allevamento di specie a rischio nei zoo europei, finalizzati a preservare la biodiversità.
L’IMPEGNO PER LA CONSERVAZIONE DELLE SPECIE
Il Chester Zoo, in collaborazione con altri zoo europei, ha dedicato anni di impegno alla riproduzione dei rinoceronti neri, lavorando per mantenere una popolazione geneticamente sana in Africa. Uno degli elementi chiave del loro successo è il monitoraggio attento degli ormoni riproduttivi nelle feci dei rinoceronti, un metodo che aiuta a determinare quali maschi e femmine accoppiare e quando farlo. Nel 2019, il Chester Zoo ha contribuito a un progetto ambizioso che ha visto il ritorno di un nutrito gruppo di rinoceronti neri, nati nei zoo europei, in un parco nazionale in Ruanda.
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Oggi, meno di 600 rinoceronti neri orientali popolano le regioni di Kenya, Tanzania e Ruanda. Sebbene le popolazioni sembrino lentamente incrementare grazie a misure di protezione intensificate, il tempo non è un alleato. La gestazione di ogni madre rinoceronte nero dura fino a 16 mesi, e con la minaccia costante del bracconaggio e la perdita dell’habitat, molti scienziati sostengono che i programmi di allevamento in cattività siano cruciali per la sopravvivenza di questa specie unica.
Recentemente, nell’ambito del movimento di conservazione, si è celebrata la nascita di una femmina di rinoceronte nero nel Santuario Comunitario di Rhino della Sera, nel nord del Kenya. Questo evento straordinario rappresenta la prima nascita nella regione dopo oltre 25 anni. La cucciola, nata nel corso del mese scorso, incarna le speranze della comunità, indicando che il santuario potrebbe svolgere un ruolo cruciale nel ripopolamento di altre aree protette. Antony Wandera, il ricercatore anziano del Northern Rangerlands Trust, ha sottolineato che questa rara nascita è una testimonianza della crescita della comunità e dell’efficacia dei programmi di conservazione.
LA REINTRODUZIONE DEI RINOCERONTI NELL’AREA DI SAMBURO IN KENYA
La madre, chiamata Naitamany, è stata trasferita dal Lewa Wildlife Conservancy a Sera nel maggio 2015, come parte di un ambizioso progetto di reintroduzione dei rinoceronti neri nell’area di Samburu. Con questa nuova nascita, la popolazione attuale a Sera raggiunge quota 11, contribuendo all’incremento complessivo dei rinoceronti neri in Kenya, che è passato dai 381 del 1987 all’attuale stima di 640 esemplari.
In conclusione, la nascita di questi rinoceronti neri rappresenta un segno positivo e tangibile degli sforzi congiunti di conservazione, evidenziando che la collaborazione tra gli zoo, le comunità locali e gli enti di protezione ambientale può davvero fare la differenza nella salvaguardia di specie a rischio. Un appello a tutti di partecipare a questo viaggio straordinario attraverso la vita di queste creature magnifiche e vulnerabili.
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IL RINOCERONTE AL BIOPARCO ZOO DI ROMA
Puoi vedere esemplari di Rinoceronte bianco ( Ceratotherium simum) al Bioparco Zoo di Roma. I maschi possono raggiungere i 3500 kg di peso, i 4 m di lunghezza e i 180 cm di altezza alla spalla, mentre le femmine sono più piccole, unica differenza tra i due sessi.
Normalmente i maschi adulti di Rinoceronte conducono vita solitaria mentre le femmine, più sociali, possono formare piccoli gruppi con i cuccioli e gli individui subadulti. I maschi competono fra loro per i territori migliori ricchi di acqua e pascolo che gli permettono di attrarre il maggior numero possibile di femmine. Durante il corteggiamento, che può durare fino a 20 giorni, i maschi inseguono le femmine in estro nel tentativo di trattenerle nel proprio territorio. Dopo 16 mesi di gestazione nasce un cucciolo dal peso di circa 40 kg in grado di stare in piedi dopo appena 2 ore. Il piccolo cammina davanti alla madre godendo della sua protezione nei confronti dei predatori, soprattutto leoni e iene. Allattato fino ai 18 mesi, raggiunge l’indipendenza a circa 2-3 anni di età.
COSA MANGIA IL RINOCERONTE
Per la sua mole imponente necessita di grandi quantità di cibo e trascorre circa 12 ore al giorno ad alimentarsi esclusivamente di erba. Può stare alcuni giorni senza bere ricavando l’acqua dalla vegetazione di cui si nutre.
Il corno del rinoceronte è diverso da quello delle antilopi o del bestiame domestico che è formato da un nucleo di osso centrale ricoperto da un sottile strato di cheratina. Il corno dei rinoceronti infatti è costituito totalmente da cheratina, la stessa sostanza che compone i nostri capelli e unghie!