L’ORSO KUMA AL BIOPARCO DI ROMA
Ecco una storia a lieto fine di Kuma, l’orso salvato dal Bioparco di Roma
Salvato l’orso Kuma che era stato trovato a Gorizia. Mary e i fratelli Gianni e Sam sono invece tre orsi sequestrati in Albania: tutti si trovano ora al Bioparco di Roma
Kuma, Mary e i fratelli Gianni e Sam. Tutti protagonisti del salvataggio effettuato dal Bioparco di Roma. L’orso Kuma era stato trovato in cima a un albero a Gorizia, abbandonato dalla mamma, perché malato. Gli altri tre orsi bruni, invece, erano stati sequestrati in Albania, dove alcune persone li sfruttavano per foto ricordo a pagamento, facendoli vivere al guinzaglio. Dopo un inizio di vita difficile, legato all’abbandono e allo sfruttamento, ora hanno ritrovato la serenità e le cure necessarie. Gli orsi bruni sono stati tutti presentati da Yitzhak Yadid, responsabile zoologico del Bioparco di Roma.
L’attività per osservare gli orsi bruni è compresa nel costo del biglietto di ingresso.
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L’ORSO BRUNO AL BIOPARCO ZOO DI ROMA
L’orso bruno è il più grande e carismatico carnivoro europeo e del Nord-America. Ancora molto diffuso in Russia, Europa orientale e Nord-America. In Italia vivono tre distinti nuclei: due sulle Alpi, il primo nel Trentino occidentale e l’altro nel Tarvisiano e zone di confine tra Friuli Venezia Giulia, Austria e Slovenia; il terzo è costituito dalla sottospecie endemica “marsicanus” dell’Appennino centrale.
L’orso alpino mostra le stesse caratteristiche degli orsi europei, poiché la sua presenza è riconducibile a un progetto che ha reintrodotto animali provenienti dalla florida popolazione slovena. L’orso bruno marsicano invece ha il mantello di colore bruno marrone, più chiaro sulla testa, sul collo e sul dorso, il muso è più corto e tozzo dell’orso bruno europeo.
LE CARATTERISTICHE PECULIARI DELL’ORSO BRUNO AL BIOPARCO ZOO DI ROMA
Dall’indole solitaria, l’orso bruno è maggiormente attivo nelle ore crepuscolari e notturne dedicando molto tempo alla ricerca di cibo. Frutta, germogli, bulbi, tuberi, bacche, miele, invertebrati, piccoli vertebrati e carcasse di animali sono alla base della dieta onnivora di questo grande plantigrado che varia sensibilmente in relazione alla stagione e alla disponibilità del territorio.
Maschio e femmina si incontrano durante il periodo riproduttivo per poi tornare a condurre una vita solitaria; i piccoli, generalmente due, nascono in pieno inverno durante il periodo di “sonno invernale” al riparo di una tana accuratamente scelta in cui completano il loro sviluppo. Ciechi, con un peso che non supera i 500 grammi, per appena 20 cm di lunghezza, i cuccioli crescono rapidamente e in primavera escono dalla tana al seguito della madre con cui rimarranno per circa 2-3 anni. Puoi osservare le abitudini dell’Orso Bruno al Bioparco Zoo di Roma.