La cacca dei pinguini arricchisce i mari.  Scopri i pinguini del capo al Bioparco di Roma       

Alcuni scienziati hanno scoperto che i pinguini sottogola svolgono un ruolo cruciale nel mantenere i livelli di ferro nel mare, attraverso le loro feci. Il ferro, infatti, è essenziale per la crescita del plancton, che a sua volta supporta l’abbondanza della fauna marina. Tuttavia, la diminuzione della popolazione di pinguini sta mettendo a rischio l’oceano e la sua capacità di assorbire grandi quantità di anidride carbonica, respingendo così il riscaldamento globale. I biologi dell’Istituto di scienze marine dell’Andalusia hanno evidenziato che questi uccelli marini fungono da serbatoi, contribuendo alla distribuzione del ferro nell’Oceano Antartico e “potrebbero essere la chiave per la sopravvivenza del pianeta”. Gli scienziati hanno dunque sottolineato l’importanza di incrementare la popolazione di questi uccelli attraverso l’aumento del loro tasso riproduttivo, poiché la loro diminuzione è causata dai cambiamenti climatici

Al Bioparco di Roma potrai osservare i Pinguini nella loro area dedicata che si estende per circa 400 mq. Al suo interno è stato ricreato l’ambiente asciutto e luminoso delle spiagge sudafricane, con rocce naturali e un mix speciale di ghiaia e piante di origine sudafricana. Oltre all’indispensabile area asciutta, gli animali hanno a disposizione una grande vasca in cui possono tuffarsi e nuotare liberamente mentre il pubblico li osserva attraverso una grande vetrata che consente una spettacolare vista subacquea. L’area è arricchita da un’ampia sezione educativa con installazioni interattive, elementi a rilievo e sagomati che evidenziano le caratteristiche più salienti della specie, con particolare riferimento all’eco-etologia, alle minacce e ai progetti di conservazione in natura.

L’attività è compresa nel costo del biglietto di ingresso.

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IL PINGUINO E’ UNA SPECIE MINACCIATA   

Nei mari il ferro è essenziale perla crescita del Plancton che a sua volta supporta l’abbondanza della fauna marina. Ecco perchè la diminuzione di piunguini ( e la loro cacca) mette in seria difficoltà l’oceano.
L’oceano è in difficoltà nell’assorbire grandi quantità di anidride carbonica, respingendo in questo modo il riscldamento globale. Secondo i biologi dell’istituto di scienze marine dell’Andalusia, i Pinguini fingomo da serbatoi naturali contribuendo in maniera significativa alla distribuzione del ferro nellOceano Antartico.
I pinguini quindi potrebbero essere la chiave per la sopravvivenza del nostro pianeta. Secondo gli scienziati è fondamentale incrementare la popolazione di questi uccelli marini attraverso l’aumento del loro tasso di riproduzione.
E’ importante sottolineare che la diminuzione di Pinguini è causata dai cambiamenti climatici e continua inesorabilmente dagli anni ’80!

COSA POSSIAMO FARE PER SALVARE I PINGUINI DALL’ESTINZIONE?

I modelli suggeriscono che, se gli esseri umani riuscissero a ridurre drasticamente le emissioni di carbonio, le popolazioni globali di pinguini imperatore potrebbero diminuire di circa il 26% entro il 2050. Ma in uno scenario ad alte emissioni di carbonio, le popolazioni potrebbero diminuire di oltre il 50% nello stesso lasso di tempo . In particolare, queste perdite non sarebbero disperse uniformemente in tutta la popolazione globale.

“I mari di Ross e Weddell sono roccaforti per la specie e le popolazioni in queste aree molto probabilmente rimarranno stabili”, ha affermato l’USFWS. “Tuttavia, le colonie di pinguini imperatori all’interno dell’Oceano Indiano, dell’Oceano Pacifico occidentale e dei settori del Mare di Bellingshausen e del Mare di Amundsen dovrebbero diminuire di oltre il 90% a causa dello scioglimento del ghiaccio marino”.

PROMUOVERE L’INFORMAZIONE E LA COOPERAZIONE INTERNAIZONALE 

L’emissione di protezioni per i pinguini imperatori sotto l’ESA potrebbe potenzialmente aiutare a rafforzare la specie contro il declino della popolazione.

Nello specifico, designare la specie come minacciata “promuove la cooperazione internazionale sulle strategie di conservazione, aumenta i finanziamenti per i programmi di conservazione, stimola la ricerca e fornisce strumenti concreti per la riduzione delle minacce”, secondo la Woods Hole Oceanographic Institution (si apre in una nuova scheda). Inoltre, Stati Uniti le agenzie federali dovranno garantire che i loro progetti non minaccino il pinguino o il suo habitat, ad esempio emettendo abbondanti quantità di carbonio nell’atmosfera. Le agenzie avranno anche il compito di impedire che la pesca industriale esaurisca l’offerta di prede dei pinguini.
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