EAGLE  EXPERIENCE A OLTREMARE 

IL VOLO DEI RAPACI, I SIGNORI DELL’ARIA

Vedere i dominatori dell’aria da cosi vicino sarà un’esperienza incredibile. Immergetevi nel loro mondo e fatevi stupire dalle abilità dei falconieri per conoscere i loro segreti. Tutto questo è “Eagle Experience” a Oltremare provalo con i biglietti online.
Aquile, gufi, falchi, poiane e avvoltoi sono i protagonisti di una dimostrazione di volo libero. Grandi e bambini avranno l’opportunità di incontrare da vicino questi incredibili dominatori dell’aria e di scoprirne le straordinarie abilità.

Gli addestratori vi mostreranno l’antica arte della Falconeria, riconosciuta nel 2010 dall’UNESCO come patrimonio culturale immateriale dell’umanità.

IL MULINO DEL GUFO

Realizzato sui modelli dei tipici mulini ottocenteschi dell’area del delta del fiume Po, il Mulino del Gufo rappresenta il rifugio dei Rapaci diurni e notturni ospiti di Oltremare. Realizzato sui modelli dei tipici mulini ottocenteschi dell’area del delta del fiume Po, il Mulino del Gufo rappresenta il rifugio dei Rapaci diurni e notturni ospiti del Parco Oltremare. Al suo interno non ci sono stanze, ma voliere che sono la casa di diverse specie: gufi, barbagianni, aquile, falchi, gheppi, poiane, avvoltoi e grifone. Questi uccelli sono tutti nati in ambiente controllato e sono quotidianamente seguiti dalle attente cure di esperti falconieri e dallo staff di biologi e veterinari del parco. È dal Mulino del gufo che ha inizio l’emozionante “Volo dei Rapaci”, una dimostrazioni di volo e di caccia in cui i Rapaci sfrecciano sulle teste e davanti agli occhi di meravigliati di grandi e piccini.

LA FALCONERIA TRADIZIONE SECOLARE

Nel 2010 la Falconeria, l’arte della caccia con il falco  è stata riconosciuta dall’UNESCO patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Ha origini molto antiche; le prime testimonianze risalgono al 3000 a.C. e provengono da un’area dell’Asia Centrale compresa tra Cina e Mongolia. Da qui il flusso di diffusione della falconeria ha seguito due direttrici principali: una che portava verso l’Europa, e l’altra verso l’Asia minore.  In Italia, la Falconeria è pervenuta dalla Sicilia, ad opera degli arabi e normanni, e dalla Germania. Primo cultore normanno della Falconeria in Sicilia è stato Ruggero II, ma anche Federico Barbarossa fu un ottimo falconiere. Il massimo esponente, però, della Falconeria italiana è stato Federico II imperatore del Sacro Romano Impero (1194-1250), nipote di Federico Barbarossa. Imperatore di fertile intelligenza, scrisse uno dei migliori trattati di Falconeria sui temi etologici e naturalistici riguardanti i volatili in genere ed i falconi in particolare: il “De Arte Venandi cum Avibus”. L’importanza di questo libro per la Falconeria è tuttora molto elevata. L’idea di Federico era che il Falconiere praticasse questa attività non per il carniere, ma per addestrare il suo falco meglio degli altri e per farsi onore durante la caccia.

Nel Medioevo e nel Rinascimento la falconeria non rimane prerogativa dei signori e delle dame, ma comincia ad essere praticata anche da vescovi ed abati.

La Falconeria ha avuto nella vita delle casate più illustri, per lo spazio di circa quattro secoli, un’importanza quale oggi sarebbe difficile da immaginare, poiché niente vi è di simile nei nostri costumi moderni. Oggi la Falconeria non è più prerogativa di una determinata classe sociale. L’unica cosa richiesta è il rispetto dell’animale ed una accurata conoscenza delle sue esigenze nonché una profonda passione radicata nella coscienza. L’essenza dell’addestramento in falconeria, come ci insegnano i maestri falconieri di Oltremare, risiede nell’avvicinamento tra uomo e rapace per cui si basa su fiducia ed amicizia. Nulla viene insegnato all’animale che non sarebbe già in grado di fare in natura; è necessario fare in modo di essere per lui più interessanti di ciò che lo circonda e questo lo si ottiene con l’aiuto di strumenti che simulano delle prede reali. Solo l’abilità dei falconieri e l’amicizia tra loro e i rapaci può trattenere questi imprevedibili volatori dall’andare via. Esiste un filo invisibile che lega falconi e falconieri che  può spezzarsi in qualsiasi momento, basta una mossa sbagliata, un rumore strano, un colpo di vento forte e l’incantesimo svanisce. Questi animali sono e rimangono selvatici, pronti a scappare al minimo segno di pericolo. Lo straordinario di quest’arte è appunto riuscire a dialogare con degli uccelli che sono emblematicamente tra i più selvatici e liberi del pianeta.

GLI STRUMENTI DEL FALCONIERE

Un’affascinante arte colma di curiosità e segreti. Se ci addentriamo un po’ al suo interno scopriremo una serie di attrezzature antichissime tuttora considerate insostituibili. Per esercitare questa nobile arte  occorrono attrezzature antichissime:

  • Il cappuccio, serve a coprire gli occhi dell’animale e lo aiuta a rimanere tranquillo in situazioni di potenziale stress;
  • Il guanto, lo strumento che consente di portare il rapace sul braccio, senza subire fastidiosi graffi;
  • Il logoro, una corda alla quale è attaccata una finta preda costituita da penne o da un pezzo di cuoio imbottito, di consistenza idonea all’animale. La sua funzione è quella di simulare una preda in movimento cosicché il rapace si senta stimolato nell’inseguirla;
  • La filagna, una corda molto lunga che consente, nelle prime fasi di addestramento, di svolgere i primi esercizi anche da una discreta distanza: la si adopera fino a quando non si è certi della fiducia e prontezza del proprio rapace;
  • I geti, strisce di cuoio forte e morbido che vengono applicate alle zampe del rapace e servono a trattenerlo a guanto, blocco o pertica;
  • Le borse per il trasporto del logoro, della carne, del cappuccio etc.;
  • Il trasmettitore da attaccare alla zampa del rapace, serve per capire dove si trova, nel caso in cui si allontani.

I PARCHI ACQUATICI E DIVERTIMENTO COSTA SONO AMICI DELL’AMBIENTE 

Da quest’anno il fabbisogno energetico che fa funzionare i parchi CE proviene al 100% da fonti rinnovabili e il fabbisogno d’acqua si riduce del 20%. Un impegno coerente da parte del Gruppo che si è dato la missione di insegnare, attraverso le emozioni, ad avere cura del Pianeta che ci ospita. A Italia in Miniatura, Oltremare Riccione e Acquario di Cattolica, possono entrare anche gli amici a quattro zampe: le modalità sono indicate sui siti web di ciascun parco.

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