I rifugi in natura delle tartarughe scopri le tartarughe giganti a Zoomarine con Parchitour
Le tartarughe, creature antiche che hanno attraversato millenni di evoluzione, dipendono strettamente dai loro rifugi per garantire il successo della loro vita, dalla riproduzione al riposo e alla protezione contro i predatori. Tuttavia, in un mondo sempre più minacciato dalle pressioni ambientali e umane, la stabilità di questi rifugi vitali è sempre più compromessa. È qui che entra in gioco Parchitour, con un articolo dedicato che si propone di svelare i misteri dei rifugi delle tartarughe.
IL MONDO DEI RIFUGI DELLE TARTARUGHE
Il mondo dei rifugi delle tartarughe è vasto e diversificato, riflettendo la varietà degli habitat in cui queste creature si sono adattate nel corso dei millenni. Le tartarughe terrestri, abitanti di ambienti che spaziano dalle aride steppe alle foreste pluviali lussureggianti, hanno sviluppato astuzie specifiche per sfruttare al meglio i rifugi disponibili. In climi aridi, creano tane poco profonde per sfuggire al caldo e ai predatori, mentre nelle foreste pluviali trovano rifugio sotto il denso tappeto di foglie e detriti.
Le tartarughe d’acqua dolce, che popolano laghi, fiumi e stagni, hanno evoluto una gamma altrettanto affascinante di rifugi. Da nascondigli subacquei tra rocce sommerse a nidi accuratamente scavati lungo le rive, queste tartarughe utilizzano una varietà di tattiche per garantire la loro sicurezza e protezione. Lungo le spiagge isolate, le tartarughe marine emergono per deporre le uova, scegliendo con cura il luogo ideale per scavare i loro nidi e assicurarsi che siano al riparo da predatori e disseccamento.
Le attività all’interno di questi rifugi sono molteplici e fondamentali per la sopravvivenza delle tartarughe.
Oltre al riposo e alla protezione dai predatori, molte specie scavano tane o cercano rifugi per deporre le uova, garantendo così la continuità della loro progenie. La termoregolazione, un sistema vitale per la regolamentazione della temperatura interna, avviene anche all’interno di questi rifugi. Inoltre, le tartarughe possono cercare cibo nelle aree circostanti, completando così il ciclo di vita all’interno di questi habitat chiave.
Tuttavia, nonostante l’importanza di questi rifugi, le tartarughe stanno affrontando una serie di minacce sempre più gravi. I cambiamenti climatici, apparentemente inarrestabili, stanno causando alterazioni dei rifugi a causa dell’innalzamento delle temperature e delle modifiche nei modelli climatici. La perdita di habitat, in particolare delle mangrovie e delle spiagge, minaccia direttamente le aree cruciali per la nidificazione e l’alimentazione. Lo sviluppo costiero non sostenibile trasforma le spiagge vitali delle tartarughe marine in aree urbanizzate, mettendo a repentaglio gli equilibri delicati degli ecosistemi costieri.
Le pressioni umane, come la pesca indiscriminata, la raccolta di uova e il turismo non regolamentato, aggravano ulteriormente la vulnerabilità delle tartarughe, mettendo a rischio la stabilità dei loro rifugi naturali. Parchitour si pone l’obiettivo di informare poiché l’informazione è una risorsa cruciale per comprendere e affrontare queste minacce, offrendo una prospettiva dettagliata sulla vita e sulle sfide delle tartarughe nei loro rifugi. Solo attraverso un impegno concreto per la conservazione e la protezione di questi ambienti vitali possiamo sperare di preservare la meraviglia delle tartarughe per le generazioni future.
L’OASI DELLE TARTARUGHE A ZOOMARINE
L’Oasi delle Tartarughe è l’area del Parco Zoomarine dove è possibile ammirare esemplari di testuggini africane giganti. Le tartarughe, presenti al parco dal 2016, vivono in un un piccolo giardino che permette di osservarle da vicino.
L’Oasi delle Tartarughe è una delle aree dedicate a conoscere gli animali. In questa Oasi le tartarughe vivono e prolificano proprio come Jonathan, beato nel suo “ritiro” di Sant’Elena. E come lui le tartarughe passano la loro vita mangiando, dormendo e accoppiandosi. Chissà quanti figli ha avuto Jonathan nella sua prosperosa vita! I suoi custodi raccontano che è diventato cieco, privo di olfatto, ma ha ancora l’udito e una discreta dose di energia. L’anziana tartaruga gode della compagnia di altri tre esemplari giganti, David, Emma e Fred, che con lui consumano le scorte di cavoli, carote e frutta. Con Emma, e qualche volta anche Fred, “viene spesso visto accoppiarsi. Nonostante la sua età ha ancora una buona libido e questi animali non sono particolarmente sensibili al genere.
Vera e propria star dell’isola, Jonathan per il suo 190esimo compleanno sarà celebrato fra pochi mesi con uno speciale francobollo in suo onore e una serie di iniziative turistiche per festeggiarlo a dovere.
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In conclusione nel Parco Zoomarine di Roma Tovaianica oltre il divertimento assicurato potrete trovare personale dello staff ( rangers) che erogano tutte le informazioni storiche e scientifiche. Molto utili per l’approccio didattico sia al mondo degli animali marini che a quello degli altri animali o dei dinosauri mostrando con linguaggio semplice e facilmente apprendibile dai bambini e da tutti.
E’ impossibile condensare e trasmettere tutte le emozioni che regala una giornata a Zoomarine. Ma guardandolo con gli occhi di un genitore si capisce subito che l’approccio educativo del parco, lo differenzia sicuramente da altri parchi divertimento dove si va, sostanzialmente, per divertirsi sulle giostre.
Buon divertimento da Parchitour -Valmontone Family Welcome info e richieste qui