DA ACQUALANDIA A CARIBE BAY LA STORIA DEL PARCO ACQUATICO A TEMA CARAIBI PROVALO CON BIGLIETTI ONLINE
Da Aqualandia a Caribe Bay: la spettacolare evoluzione del parco Caribe bay del lido di Jesolo, provalo con i biglietti online. E’ la storia di una passione per il proprio lavoro ovvero di Carla Cavaliere e Luciano Pareschi, ideatori e titolari del parco Caribe Bay, un gioiello davvero prezioso incastonato a Jesolo ai confini della Laguna di Venezia. Jesolo Lido è sempre stata una località molto ambita dai turisti. Alla metà degli anni ’80 registrava tantissima estive. Sull’onda del successo delle primissime strutture acquatiche sorte in Italia tra il 1985 e il 1987 come Il Mondo di Caneva, Aquasplash di Lignano e Aquafan, fu quindi naturale per un gruppo di soci investire nella realizzazione di un parco acquatico, Aqualandia, che fu inaugurato all’inizio della stagione estiva 1989. Nel 1993, a seguito di una serie di problemi importanti, l’intero pacchetto societario fu rilevato interamente da Luciano Pareschi che iniziò la vera opera di rifacimento nel 1999, con l’inaugurazione di Spacemaker – per portare alla ribalta nazionale la struttura di Jesolo.
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I vostri bambini sono pronti a diventare piccoli pirati all’arrembaggio? Il parco acquatico Caribe Bay si arricchisce con nuovi giochi l’offerta di Pirates’ Bay, l’area del parco dedicata ai più piccoli. Una baia d’acqua trasparente circondata da una spiaggia di sabbia bianca che include ben 13 attrazioni differenziate per bambini di tutte le età. Gli adulti potranno invece godere di tutto il relax dei Caraibi sotto gli ombrelloni circondati dalle palme. A disposizione delle famiglie una nursery con scalda pappe e biberon, fasciatoi, servizi igienici a misura di bambino, una zona dedicata all’allattamento e tutto il necessario per prendersi cura dei propri piccoli. Provate Caribe bay con i biglietti online.
SPACEMAKER FU INAUGURATO NEL 1999
Spacemaker, con i suoi 42 metri di altezza e un angolo di caduta di 60°, scivolo acquatico più alto del mondo per i successivi 15 anni. La punta di diamanta e simbolo di quell’adrenalina che i visitatori naturalmente ambiscono in un parco acquatico e fulcro e ispirazione delle nuove attrazioni che in quel periodo venivano realizzate nei parchi acquatici. Qualcosa si stava muovendo: l’importanza della tematizzazione anche nei parchi acquatici. Così anche i proprietari di Caribe bay che all’epoca si chiamava ancora Acqualandia decidono di seguire la medesima strada concentrando tutte le loro forze su un progetto che avrebbe dovuto completarsi nel ventennio successivo. Un’idea vincente con forti investimenti per tematizzare adeguatamente un parco di 70.000 mq. che all’epoca era assolutamente spoglio. Ed è è il risultato finaleche rende così speciale il percorso che da Aqualandia porta a Caribe Bay. Il primo passo fu quello di aumentare la vegetazione all’interno del parco, inserire ombrelloni a tema caraibico e completare la collina degli scivoli con l’inserimento di un’ulteriore attrazione adrenalinica nel 2002: Scary Falls, attrazione unica nel suo genere, ideata internamente. Dal 2003 in poi, quando inizia la collaborazione con Ozlab, la giovane azienda diretta dal talentuoso scenografo Marco Bressan, si lavora incessantemente per migliorare a 360° l’Esperienza degli ospiti. Non solo sul fronte delle scenografie, ma anche su quello degli spettacoli e del food & beverage.
LA SENSAZIONE DI TROVARSI AI CARAIBI
Nel 2005 viene poi realizzata sulla piattaforma che sovrasta la piscina ad onde l’Area Live on Stage Radio 105 con la relativa tematizzazione, che valorizza in modo spettacolare tutto il fronte della grande vasca e inizia a dotare il parco di quei piccoli punti ristoro tematizzati che hanno così tanto contribuito ad incrementare la sensazione di trovarsi su un’isola dei Caraibi. Particolare per nulla trascurabile, poi, questi punti F&B contribuiscono fin da subito ad incrementare notevolmente la spesa pro-capite degli ospiti. Sempre nel 2005 venne completata anche la tematizzazione attorno al Galeone, che in questo modo creò una sorta di “effetto Wow” sugli ospiti che dopo l’ingresso e la sosta presso gli spogliatoi, percorrevano il corridoio ancora decisamente spoglio che portava verso il centro del parco. Una componente fondamentale per il successo di un parco di divertimenti è senza ombra di dubbio rappresentata dall’attenzione che viene rivolta alle famiglie con bambini piccoli e anche in questo caso fin dai primi anni ad Aqualandia si investì su questo specifico target. A fianco della laguna con gli scivoli dedicati ai bambini, infatti, era stata realizzata un’area in cui per i più piccoli era possibile divertirsi assistendo allo spettacolo del circo o usufruendo dei classici giochi “asciutti”. Una prima operazione per rendere ancora più gradevole l’area fu compiuta sul finire degli anni ’90 con Kinderlandia, caratterizzata dalla presenza di casette colorate, ma il vero punto di svolta si ebbe nel 2006 con la realizzazione di Funny Land. Altamente scenografata, colorata e dotata di attrazioni inusuali per un parco acquatico, si rivelò un grande successo. Due percorsi per automobili e barche elettriche, ancora il Circo, alcuni gonfiabili e altre attrazioni tipiche dei Children Playground diedero a quest’area un’importanza fondamentale sul fronte della differenziazione d’offerta. Aqualandia non era più il parco acquatico con gli scivoli più adrenalinici d’Italia, ma diventava ancora più interessante anche per la famiglia. VIDEO Funny Land (2008).
TEMATIZZAZIONE DELL’INGRESSO
Un’area particolarmente sottovalutata nei parchi acquatici è storicamente quella d’ingresso. Ad Aqualandia nel 2010 venne realizzata una vera rivoluzione, che ancora oggi è rimasta ineguagliata all’interno degli acquatici italiani. Si tratta di Port Hemingway Main Street, un’operazione imponente sul fronte della scenografia e dell’arredo di punti ristoro, negozio, spogliatoi e servizi, che ha letteralmente trasformato tutto il viale che porta verso il centro del parco, creando un’atmosfera caraibica davvero coinvolgente. I colori delle facciate, i numerosi elementi scenografici di contorno e il senso di profondità che percepiscono gli ospiti mentre percorrono il corridoio della Main Street si sono rivelati una scommessa vincente. Nel 2011 un altro gigantesco intervento che va ad interessare sia la grande laguna centrale che la piscina ad onde. Si concretizzano dunque Laguna de Oro e l’incredibile Shark Bay. Della prima abbiamo già accennato, ma la seconda merita davvero un approfondimento perchè per la prima volta si è visto l’inserimento della sabbia all’interno di una piscina classica con fondo in cemento. I grandi problemi derivanti dalla sabbia fine che va a intasare le pompe di filtraggio dell’acqua della piscina avevano sempre impedito questo tipo di implementazione, ma ad Aqualandia la sfida ormai è di casa e quindi, non senza difficoltà e costi elevati, centinaia di tonnellate di splendida sabbia bianca egiziana sono comparse tutto intorno alla piscina e addirittura per qualche metro anche al suo interno. Tutta l’area, magistralmente scenografata con rocce, vegetazione, manufatti in legno e un grande squalo bianco appeso – Universal Studios, vi ricorda qualcosa? – con una grossa corda a vigilare sui sempre più stupefatti ospiti. Non è un’eresia l’affermare che, sdraiati sui lettini di fronte alla battigia, sotto l’ombra degli ombrelloni caraibici e sorseggiando un cocktail preparato nell’adiacente Chiringuito, la sensazione di essere su un’isola caraibica è totale. E anche se all’interno della piscina gli ospiti sono veramente numerosi, tutto passa in secondo piano perché lo spettacolo è davvero unico.
LA VELA PIRATA
La Stagione 2014 riserva una sorpresa gigantesca al pubblico di Aqualandia, che stenta a riconoscere tutta l’area delle piscine d’arrivo degli scivoli Spacemaker (che diventa Captain Spacemaker), Scary Falls, Tortuga Sky e Barracudas. Una tematizzazione da urlo a tema pirati dei Caraibi circonda tutta l’area, impreziosita dal relitto di un Galeone spagnolo e da Paradise Lagoon, una nuova laguna sormontata da una stupenda e fresca cascata. A intervalli regolari, poi, gli ospiti possono cimentarsi in una furiosa battaglia a colpi di cannone ad acqua. Battle Intrigo può quindi considerarsi come una nuova attrazione pensata per intrattenere gli ospiti durante le attese in coda per accedere agli scivoli. Questa nuova area permette al parco di effettuare un ulteriore gigantesco salto di qualità che lo colloca ai vertici del panorama europeo e non solo. A fine Stagione termina la collaborazione con Ozlab perchè il parco si dota di un Art Department interno con lo scopo di lavorare durante tutto l’arco dell’anno per giungere nel minore tempo possibile ad una completa tematizzazione di tutte le aree.
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