visitare Roma cose particolari: la leggenda del Muro Torto
Tra le vie più famose e temute di Roma ( anche a causa del traffico) vi è sicuramente quella del Muro Torto!
Uno strano nome certamente che, come spesso accade in città, ha un origine che si perde nei secoli. Stiamo parlando del tratto delle Mura Aureliane che costeggiano Villa Borghese e la collinetta del Pincio. Si nota una porzione di muro che sembra lì lì per crollare, si mostra agli occhi rigonfia e ricurva.
Nel corso del tempo (eccezion fatta per l’età moderna, per questioni di sicurezza), non si mai è voluto intervenire per risolvere il problema.
Perché? Inefficienza direte! Non solo, il fatto è che la zona del Muro Torto è considerata maledetta! Qui trovavano sepoltura meretrici e condannati a morte impenitenti e, sempre qui secondo la tradizione, Nerone stesso trovò la sua (indegna per i Cristiani), sepoltura.
Omaggio a Nerone
Si narra di come, a distanza di secoli, pellegrini di ogni tipo continuassero a venire in zona per omaggiare il primo imperatore che perseguì i Cristiani. Non dimentichiamoci che la figura di Nerone, per secoli, è stata associata addirittura a quella dell’Anticristo. Infatti fu l’imperatore delle prime, vere, persecuzioni contro le comunità cristiane della Roma antica.
Ma la maledizione del Muro Torto è narrata già in età gotica, nel corso del VI secolo d.C.. Si narra di come il Muro Torto fosse sorvegliato direttamente da San Pietro, che impedì ai goti di entrare a Roma da questa parte. E come, nel 1849, il muro torto impedì ai soldati papali e francesi di entrare in città attraverso questo tratto.Ironia della sorte, questi soldati dovevano spianare la strada al ritorno del Papa Pio IX.
Insomma, nonostante numerose tradizioni e leggende, questa sezione delle Mura Aureliane, risalente al III secolo d.C., resiste a tutto: intemperie, traffico, esecuzioni pubbliche, sepolture più o meno clandestine.
Quindi, vuoi visitare Roma in modo particolare?