Parco Natura Viva a Bussolengo
uno dei compiti più importanti di un parco zoologico è quello della conservazione degli ambienti e delle specie in pericolo. I trasferimenti di animali tra le varie strutture zoologiche sono fondamentali per poter raggiungere questo importante obiettivo: così facendo si possono creare nuovi gruppi riproduttivi con un’alta varietà genetica, garantendo così una popolazione sana e forte. Il Parco Natura Viva a Bussolengo, situato a pochi chilometri da Verona e dai famosi parchi a tema del Lago di Garda: Gardaland e Movieland, è uno dei giardini zoologici più grandi e visitati d’Italia. La struttura, attiva dal 1969, rappresenta uno dei principali centri per la conservazione delle specie animali in pericolo di estinzione ed è suddivisa in due sezioni (entrambe visitabili con un unico biglietto): lo zoo safari con tracciato di 5 chilometri da compiere a bordo della propria auto e il parco faunistico con percorso pedonale che si snoda all’interno di un bosco di quercie secolari.
Il circuito zoo safari conduce i visitatori del Parco Natura Viva alla scoperta degli abitanti della savana africana; un affascinate viaggio della durata di circa 40 minuti che permette di osservare da vicino giraffe, gnu, struzzi, antilopi, lemuri … e i grandi carnivori: leoni, ghepardi, iene maculate.
Nuove avventure per i bisonti Eracle e Lilibet del Parco Natura Viva che andranno a vivere nei Carpazi
Il Parco Natura Viva di Bussolengo sta per compiere un gesto straordinario di conservazione della natura, annunciando la partenza imminente dei due bisonti europei Eracle e Lilibet verso la loro nuova casa naturale sui Carpazi meridionali in Romania centrale. Nati rispettivamente nel 2021 e nel 2022, questi fratelli diventeranno protagonisti di un importante progetto di reintroduzione che mira a ripristinare le popolazioni di questa specie, un tempo diffusa ma ora quasi estinta nelle foreste europee.
il Parco Natura Viva è aperto tutti i giorni dal 4 marzo al 10 dicembre 2023 con entrambe le sezioni Safari + Faunistico.
Dall’11 dicembre al 7 gennaio 2024 resterà aperta la sola sezione Faunistico-pedonale per la speciale apertura invernale (chiuso 25 dicembre).
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QUANDO LA CONSERVAZIONE E’ ANCHE DIVERTIMENTO E SCOPERTA
L’entusiasmante notizia è stata ufficializzata durante il 13° Convegno Nazionale della Ricerca nei Parchi, in corso nel parco zoologico veronese fino al 15 ottobre. La presentazione del progetto è stata guidata da Adrian Aldea, ecologo e presidente della Foundation Conservation Carpathia, nonché responsabile del progetto LIFE Carpathia, finanziato dall’Unione Europea e in collaborazione con il Parco Natura Viva.
Il bisonte europeo è stato vittima di un declino significativo nel corso del secolo scorso, ma grazie agli sforzi dei parchi zoologici, è stato avviato un processo di recupero. Questi luoghi, come il Parco Natura Viva, hanno svolto un ruolo cruciale reintroducendo esemplari nati in cattività nell’ambiente naturale. L’obiettivo è ricostruire popolazioni vitali lungo l’asse montuoso dell’Europa orientale.
Al Convegno, sono stati anche presentati gli ultimi studi su specie a rischio di estinzione, tra cui il panda rosso, il drago di Komodo, il leopardo delle nevi e alcune specie di lemuri. Nel 2022, i parchi zoologici europei hanno investito notevoli risorse, ben 23 milioni e 700 mila euro, in progetti di conservazione per specie a rischio di estinzione in tutto il mondo. Questi dati sono stati resi noti dall’Associazione Europea degli Zoo e degli Acquari (EAZA) e sottolineano l’importanza dell’impegno globale per la tutela della biodiversità.
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CONSERVARE LA BIODIVERSITA’ E’ UN OBIETTIVO FONDAMENTALE
Cesare Avesani Zaborra, CEO del Parco Natura Viva, ha sottolineato la necessità di un intervento sistematico di tutti gli attori coinvolti per garantire la fattibilità scientifica e la sostenibilità economica dei progetti di conservazione. Ha evidenziato la sfida di preservare la biodiversità nel suo contesto globale, richiedendo un approccio realistico e coordinato.
In termini di finanziamenti, l’Africa si è rivelata essere l’area più beneficiata, con il 33,7% degli investimenti totali, seguita dall’Asia con il 24,8%. L’Europa è stata la terza area più finanziata, con quasi 5 milioni di euro destinati alla conservazione dei suoi habitat naturali.
La presentazione ha anche evidenziato che il 52% dei progetti di conservazione si è concentrato sui mammiferi, mentre il 23% è stato caratterizzato da un approccio “multispecie”, contribuendo così a ripristinare la coesistenza di diverse specie animali e vegetali.
L’iniziativa del Parco Natura Viva è parte integrante di un panorama più ampio di sforzi congiunti per la conservazione della biodiversità, che comprende la reintroduzione di specie a rischio, il controllo delle specie aliene, la gestione sostenibile delle attività umane negli ecosistemi naturali e la lotta al traffico illegale di animali protetti.
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Il programma di domenica
Domenica 15 ottobre, a partire dalle ore 9:
- Janno Weerman, EEP species coordinator del panda rosso, di ritorno dall’ultima spedizione in Mongolia;
- Claudio Ciofi, professore di Ecologia presso l’Università degli Studi di Firenze, scientifical advisor per il Komodo Survival Program. Focus sul drago di Komodo;
- Cristina Giacoma, professore ordinario, direttrice del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell’Università di Torino, coordinatrice degli studi presso l’unica stazione di ricerca italiana in Madagascar. Focus sui lemuri;
- Mauro Delogu, medico veterinario, professore di malattie infettive presso il dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Bologna;
- Franco Andreone, zoologo presso il Museo di Storia Naturale di Torino e chair dell’IUCN Amphibian Specialist Group, focus sugli anfibi.
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