ESISTONO SQUALI NEI MARI ITALIANI ? SCOPRILO VISITANDO GLI SQUALI ALL’ACQUARIO DI GENOVA


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Molti si chiedono se gli squali si trovino anche nei mari italiani. ebbene proprio di recente è stato avvistato uno squalo nuotare tranquillamente nei nostri mari.  Lo Squalo si trovava  non lontano da una spiaggia italiana, provocando un certo scalpore. Ma è davvero pericoloso? Per la sua presunta pericolosità, è una delle creature acquatiche che è entrata di più nell’immaginario collettivo, quindi la scoperta degli squali che nuotano come angeli tra le barche nelle acque italiane ha subito attirato l’attenzione, e, diciamolo, ha scatenato un po’ di panico umano. Comunità. Non è sbagliato, considerando il fatto che alcuni esemplari di squalo potrebbero nuocere anche all’uomo. Tuttavia, lo squalo che ha deciso  di visitare le nostre acque è una creatura molto speciale e, in generale, non ha motivo di spaventare avventori e bagnanti. Ma proviamo a  capire meglio di cosa si tratta.

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AVVISTAMENTO DI UNO SQUALO IN ITALIA 

Partiamo dall’inizizio. Questo squalo è stato individuato in un’area marina a ridosso di Castel dell’Ovo, a Napoli, nel quartiere di San Ferdinando. La creatura nuotava indisturbata tra Borgo Marinari e Borgo Santa Lucia. A rilevarne la presenza è stato uno dei diportisti che frequentano la zona, Gaetano De Luca, che ha  subito avuto la prontezza di riprenderlo con la sua telecamera subacquea. Sembrava uno scherzo e invece lo squalo si muoveva sinuosamente e lentamente, vicino alla superficie, perciò la sua sagoma era ben visibile anche a occhio nudo. La pinna caudale era a pelo d’acqua e chi ha potuto vederlo ha immediatamente compreso che si trattava proprio del famoso predatore marino. Il video condiviso dal diportista ha poi permesso di scoprire qualcosa di più su di lui. Si tratta infatti di uno squalo verdesca di sesso femminile, che in onore di Borgo Santa Lucia è stato chiamato Luciana.

LO SQUALO VENTRESCA E’ PERICOLOSO PER L’UOMO? 

La sua sola presenza ha ovviamente portato un po’ di  trambusto nelle acque partenopee, questo perché è un luogo comune pensare che gli squali attaccano gli uomini. Ciò che però va tenuto presente è che, proprio come per ogni altro genere animale (compreso quello umano) non tutti gli esemplari sono uguali. Nel caso specifico dello squalo verdesca possiamo tranquillamente affermare che è sicuramente innocuo per gli esseri umani. Questo perché  si nutre di calamari, seppie, polpi, aragoste, gamberi, granchi e pesci ossei.

Occasionalmente, lo squalo verdesca può nutrirsi di carcasse di mammiferi marini e, quando e se riescono a predare in superficie, di uccelli marini di piccoli dimensioni. Raramente possono anche nutrirsi di tonni, a patto che caccino in branchi. In generale, pur essendo dotati di una testa appuntita e di una bocca grande, con denti forti e aguzzi, gli squali verdesca non nutrono alcun interesse nei confronti dell’uomo. La realtà è che gli squali  cercano di stare alla larga dagli esseri umani. Infatti dal 1580 al 2013 si contano solo 13 attacchi all’uomo da parte dei verdesca, per lo più a carico di naufraghi e solo con 4 morti in totale. C’è da dire, però, che alcuni dati risultano confusi poiché vetusti e  con diversi dubbi sull’attribuzione alla specie.

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La presenza dello squalo verdesca nel Mediterraneo non è una novità.  Questa piccola specie di squalo è molto diffusa nel Mar Mediterraneo (e si spinge spesso anche verso l’Adriatico). La sua presenza è sempre poco invasiva, anche perché i banchi preferiscono muoversi e cacciare al largo: la comparsa di un esemplare isolato è sporadica, perché dopo un certo periodo di tempo il pesce si riunisce ai suoi compagni.  Si tratta, per altro, di una specie protetta che negli ultimi anni ha subito attacchi dall’uomo riducendone gli esemplari. Questo accade perché viene spesso pescato e, purtroppo, anche venduto per il consumo alimentare. La sua carne è infatti commestibile, pur non essendo considerata particolarmente pregiata.

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